Presenti: Tommaso, Luca
La primavera è ormai prossima, ma Tommaso ha ancora un
obiettivo, che persegue da ormai diversi anni: un 4000 in inverno.
E’ disposto ad andare da solo pur di provare a realizzare
questo piccolo sogno.
Luca ha voglia di andare in montagna, di sciare, di cercare
qualche emozione su pendii ripidi, come sempre, e non si fa scappare questa
occasione.
L’obiettivo: il Polluce, per la parete ovest, da salire e
scendere in giornata.
Partenza venerdì sera, anzi, vista l’ora (l’una), sabato
notte. Alle quattro a Cervinia, qualche ora di sonno scomodo in macchina e,
preparati gli zaini, si parte con la prima funivia della giornata.
L’aria è frizzante, forse l’inverno non se n’è andato ancora del
tutto. Si risalgono le piste, ancora vuote, fino al Piccolo Cervino.
Si lasciano alle spalle i Breithorn, la Punta 4016, la
Roccia Nera e, calzati i ramponi, inizia la parete Ovest del Polluce.
Le nevicate dei giorni scorsi evidentemente non hanno
interessato la zona, neve trasformata e, in molti tratti, decisamente ghiacciata.
Si sale a fatica, nonostante la pendenza contenuta, sulle punte dei ramponi,
piantando con accuratezza la piccozza.
D’un tratto la primavera, che sembra quasi estate.
Arrivati sulla spalla, a poche decine di metri dalla vetta,
il caldo inaspettato e la scarsità di acqua condizionano la decisione. Vetta
rimandata, si scende.
Qualche incertezza sulla via di discesa. La normale a piedi,
o la ovest con gli sci?
La voglia di sciare è tanta e nonostante le condizioni non
ottimali, si calzano gli sci e si parte.
Neve ancora molto dura, a tratti ghiacciata, discesa non
banale, ma dopo i primi metri la tensione lascia spazio all’entusiasmo e in
poche curve e qualche derapata si supera la terminale e si torna ai piedi della
parete.
Eterno tragitto per tornare sulle piste del comprensorio di
Cervinia sotto un sole estivo che cuoce la testa e prosciuga le energie.
Finalmente il Piccolo Cervino, le piste, la discesa su neve
battuta, acqua frizzante, cola, panini lardo e fontina, sedili comodi,
autostrada, un letto vero.
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